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08 novembre 2014

RENZI: LA POLITICA DEI QUATTRO FORNI ... FORSE TROPPI.

Qualcuno di voi ricorderà Andreotti e la sua politica dei "due forni" che negli anni Sessanta, fu artefice dell'idea che in quel momento la Dc, per acquistare il pane (cioè fare la politica più congeniale ai propri interessi alleandosi con altre forze), dovesse servirsi di uno dei due forni che aveva a disposizione (destra o sinistra) a seconda di chi “facesse il prezzo del pane più basso”.
Era quindi l’opportunità estemporanea a dettare la definizione delle alleanze.
Un equilibrismo singolare che ha però consentito alla Democrazia Cristiana di sopravvivere per cinquant’anni. 


Ecco, in questo momento ci stiamo trovando di fronte ad una politica "più ampia" direi allargata, Renzi sta facendo la politica dei QUATTRO forni: governa con l'Ncd, cerca intese con Forza Italia, è segretario del Pd ed ha un suo regno, la Leopolda, da cui nascono linee guida e allegre proposte stile Serra. Non citerò i comitati Adesso per non aggiungere un quinto tavolo. 

It's too much Matteo.





Sembra di avere a che fare con un giocatore multitabling. Di quelli che al poker online riescono a puntare anche su sei tavoli allo stesso tempo. E che alla fine forse vincono. Oppure, più spesso, mandano in rovina la famiglia, compresi nonni e nipoti.

L'Italia non vuole finire come quella famiglia, quindi attenzione.

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